LdV

Chi non riesce a vedere l'infinito negli occhi di un piccolo animale sperduto ed indifeso non riuscirà a vederlo mai in nessun'altra cosa. (L. Da Vinci)

MADRE TERESA DI CALCUTTA: GLI ANIMALI AVVICINANO A DIO
Perché amare gli animali? Perché ti danno tutto senza chiedere niente. Perché contro il potere dell'uomo con le armi sono indifesi. Perché sono eterni bambini, perché non sanno cosa è l'odio né la guerra. Perché non conoscono il denaro e si consolano solamente con un posto dove rifugiarsi dal freddo. Perché si fanno capire senza proferire parola, perché il loro sguardo è puro come la loro anima. Perché non conoscono l'invidia né il rancore, perché il perdono è ancora naturale in loro. Perché sanno amare con lealtà e fedeltà. Perché vivono senza avere una lussuosa dimora. Perché non comprano l'amore, semplicemente lo aspettano e perché sono nostri compagni, eterni amici che niente potrà separare. Perché sono vivi. Per questo e altre mille cose meritano il nostro amore. Se impariamo ad amarli come meritano saremo molto vicini a Dio.
Madre Teresa di Calcutta.

domenica 30 giugno 2013

Tre gatte cooperano allevando 11 gattini


Proprio così!
Non erano tre!
Non quattro!
Non sei o sette!
Nemmeno 10!
Alla fine il conto totale sale a ben UNDICI (11) gattini allevate dalle tre mamme (Dina, Gina e Tina).

Il conto dovrebbe essere definitivo stavolta.

I piccoli li hanno spostati in altra zona, vicina alla precedente, ma (secondo loro) più sicura.

Dal marciapiede (poco frequentato) della strada di sopra si possono osservare e riprendere (come li ho ripresi io) sebbene la luce fosse poco propizia, non solo, ma neanche la posizione era tra le più favorevoli.
Del resto è già un miracolo che i piccoli nel vedermi non siano fuggiti tutti a nascondersi nei tanti anfratti.

Tutti tranne i soliti Sunsirae e Arancina che appena mi vedono (e mi riconoscono) si precipitano verso di me, come avevano fatto 10 minuti prima quando ero sceso sotto a portar loro da mangiare.

Il filmato eccolo qui:

Il tempo di caricarlo su youtube... e sarà disponibile.









sabato 29 giugno 2013

NOOOOOOOOOO!!! I piccoli sono 10 in tutto.


Dieci sicurissimi!

Oggi ho potuto contarli bene!

Fra questi da segnalare uno completamente nero (come Nerino),  uno grigio scuro quasi nero, dal colore uniforme e poi altri maculati bianco-arancione e bianco-grigio.

Un casino!

Quindi si possono davvero ipotizzare 5 di Gina, 3 di Tina e 2 di Dina.

O se anche non fosse così, ormai è certo, le tre mamme (forse sorelle o imparentate fra loro) li allevano "in società" cooperando fra di loro.

Poco fa (erano le ore 18,30) li stavano spostando, secondo loro, in un posto più sicuro.
Speriamo bene.

Ho fatto qualche ripresa ma data la posizione infelice non credo sia venuta gran ché.

I gatti selvatici


Questo post lo dedichiamo ai gatti selvatici che sono riuscito a riprendere e a trarne delle immagini con una risoluzione più o meno accettabile.

Li indico per nome e nell'ordine come vengono:



 Anonima1

 Anonima2 (ferita)


Arancina 


Gigiotto 

Gina 

Gina e la neonata Arancina 

Nerone 


Sempre Nerone (di profilo) 

Altra foto di Nerone


Sunsirae e Arancina fra i piedi 


Tanus 


Tina e una piccolina neonata



Perché amo così tanto gli animali?


Mi sono chiesto spesso perché io ami così tanto gli animali senza alcuna distinzione di razza, specie (e tanto per citare la una battuta di un mio amico) anche... senza distinzione di religione.

Oggi sarebbe fin troppo facile darvi una risposta:

Io ho amato e sono stato riamato da tutti gli animali che ho avuto la ventura di incontrare nella mia vita.

Ma se questa stessa domanda me la fossi posta anni e anni fa?

Una risposta immediata, forse l'unica risposta valida, è che io per una sorta di "istinto primordiale" riesco a "leggere" negli occhi degli animali la loro "anima" e a trasmetter loro automaticamente la mia che dice loro solo e sempre la stessa cosa:

"-Anche se tu fossi grande e grosso, io sono più forte di te... ma nutro amore per te... e mai potrei farti del male!"

E gli animali "capiscono"!
Intuiscono!
Lo sentono!

E sanno che è vero.

Non sono certo un Santo... tutt'altro... anzi, diciamo chiaramente che sono piuttosto ateo... o meglio, agnostico, o meglio ancora, peggio di San Tommaso e che non credo a nulla o quasi!

Che cos'è allora questo "amore" verso gli animali e soprattutto verso i "più deboli"?

Francamente non lo so!

Forse tutto nacque quando a 8 mesi di vita, fui "lasciato" a dormire sotto la frescura di un albero mentre i miei genitori, contadini, si apprestavano a completare la "pisatura" del grano nell'aia poco distante in un caldo pomeriggio di luglio di tantissimi anni fa.

Come io ci sia finito in mezzo al branco dei cani randagi non lo so.
Mia madre mi dice che avevo iniziato da poco a muovermi a quattro piedi, ma quel centinaio di metri che separavano l'albero dove mi avevano lasciato loro e la fresca radura in un declivio che scendeva verso il fiume sottostante, di certo non avrei potuto percorrerlo da solo.

Il mio ricordo si limita a quello di un ragazzo di 10 anni circa (Ciccio Cataldo, alias Ciccio Sautizza) che dall'alto del costone grida a tutti: 
"Qui è! Qui è!"

Eh si!
Per gli iper-scettici, (in genere iper-scettico è solo un imbecille che ESCLUDE qualsiasi possibilità al di fuori della sua miserabile portata), è impossibile che io mi ricordi ESATTAMENTE persino che aveva un paio di pantaloncini corti di color grigio-avana tenuti da una cintura di cuoio, nonostante io fossi così piccolo, ripeto, avevo appena 8 mesi di vita.

Se poi aggiungo che mi ricordo perfettamente anche il sapore del latte della cagna e che vi ho allattato INSIEME ad altri cagnolini, cuccioli come me, mi prendono per mitomane o per visionario.
Vabbèh!

ME NE STRAFOTTO che mi si creda o no!
IO SO che è tutto VERO e tanto mi basta.

Del resto se avessi voluto raccontare frottole avrei potuto benissimo dire che poi, da grande, mi ha raccontato tutto mia madre... ma non è questo lo scopo di questo mio scritto e di conseguenza, le cose le scrivo e le dico per come LE CONOSCO io.
Verosimili o fors'anche incredibili che siano o che tali possano sembrare.

Il sapore del latte di cagna dicevamo!
Me lo ricordo perfettamente, come mi ricordo perfettamente lo sguardo dolce di quella "mamma" adottiva e del colore (bianco maculato di nero) dei due cuccioli che insieme a me allattavano e di un altro o altri cuccioli che però si confondevano insieme agli altri cani adulti e meno adulti che formavano un branco di almeno una decina di cani.

Quando il ragazzo richiamò l'attenzione degli altri che mi cercavano disperatamente, fortunatamente, nelle vicinanze si trovavano anche i pastori che partecipavano alle ricerche e fu facile per loro richiamare i cani, prelevarmi e consegnarmi fra le braccia di mia madre.

Da quel momento in avanti iniziò a manifestarsi il mio amore verso gli animali "superiori" specialmente verso i cani... 
(Qualcuno dirà successivamente che era uno dei nomi che portavo, Vito, a rendermi così familiare con qualunque cane io incontravo nella mia vita).

Ci vorranno anni però prima che io capissi che gli animali non si distinguevano in "superiori e inferiori"...
ma questa è tutta un'altra storia...
che racconterò dopo.



venerdì 28 giugno 2013

La cooperazione fra i gatti


I gatti vengono definiti in genere animali indipendenti e solitari.

Di fatto lo sono.
Lo sono nel senso che stanno bene anche da soli e sembra che non soffrano troppo la "solitudine".

È il caso di Nerino, per esempio, che seppur tolleri gli altri componenti della famiglia, in genere preferisce starsene in disparte ad "osservare intorno" quando non se ne sta a dormire sdraiato in veranda.

Ma la regola non sempre la rispetta, neanche lui, tant'è vero che a volte gioca persino coi piccoli, a rincorrersi l'un l'altro e consente loro che gli si struscino addosso.

Nel caso di due gatte selvatiche (meglio dire tre) il discorso è completamente diverso.

Parlo di Dina, Gina e Tina.

Dina è la gattina che era finita sotto l'auto e che s'era salvata per miracolo.
Era incinta, ma dalle dimensioni del ventre avevo ipotizzato che poteva avere sì e no uno o due gattini.

Gina invece, nello stesso periodo aveva il ventre  molto più marcato e avevo ipotizzato che potesse averne almeno tre o anche quattro di piccoli.

Tina non ricordo di averla vista incinta, né, a parte qualche richiamo e qualche avvicinamento con Nerino, l'avevo mai vista accoppiarsi con altri gatti.

Perché anche Tina entra in ballo lo scoprirete fra poco.

Ebbene, un  paio di giorni dopo l'incidente Dina riapparve, ferita, ma ancora viva e ancora incinta.

Anche Gina cominciava a prendere confidenza e nonostante fosse incinta e facesse fatica a muoversi veniva spesso a prendersi la sua razione di cibo e a non aver più paura di me.

Trascorsi alquanti giorni sparirono entrambe per riapparire a distanza di qualche giorno l'una dall'altra completamente sgravate ed esili e con le mammelle ben piene di latte.

Ma mentre Dina saltava fuori da un cespuglio nello stesso costone dove andavo a portar loro da mangiare, Gina invece spuntava fuori dalla Silvia, situata dall'altra parte della strada, l'attraversava e veniva correndo verso di me.

Cominciò pian piano a farsi accarezzare anche lei ed a strusciarsi sulle mie gambe, segno evidente che era nata l'amicizia.

Trascorso un mese... vedo finalmente Dina con due gattini e pensando che fossero i suoi, non feci caso al fatto che fosse seguita da Gina e da Tina.

Alquanti giorni dopo vidi fra le siepi un'altra figura di gattino e capii che erano 3.

Ieri però la sorpresa:
Cazzo erano 4!

Stamattina li ho visti bene e confermati!
SONO 4!!!

Tutti e 4 sono però sempre attorniati da Dina, da Gina e da Tina!

Stamattina, dopo una mezz'oretta ci ritorno armato di cinepresa, ma stavolta il quarto gattino rimase infrattato sotto le folte siepi.

Il quarto, tanto per darne una descrizione, assomiglia (è quasi identico) a Dina, molto di più di quanto lo sia quello di color arancione che si vede nel filmato.

Ed allora mi è stato tutto chiaro.
I quattro gattini sono figli SICURAMENTE di Dina e di Gina (in proporzione 1 di Dina 3 di Gina) e fors'anche, visto che Tina sta sempre con loro come se facesse loro da Baby Sitter o le coadiuvasse in qualche modo, forse i gattini sono 1 di Dina, 1 di Tina e due di Gina.

Comunque sia, li allevano in tandem ed ora che possono contare sul mio aiuto non sembra loro vero riuscire ad alleggerire il loro lavoro.

Subito dopo aver finito il filmato ho sistemato la siepe in modo da spostarvi all'interno la scodellina con l'acqua e ricavare un piano pulito e non visto dai passanti dove poter sistemare il cibo.

Il filmato potete godervelo sotto... fra qualche minuto... il tempo di caricarlo su youtube e lo trovate su questo link:








ma la cosa più bella, che nel filmato si vede appena è che uno dei piccoli mi "sorride".(*)

Guardate anche voi:



E sapete perché ne sono sicuro?
Perché questo è stato il primo in assoluto fra i piccoli ad aver fiducia in me, non solo ma è tuttora l'unico che viene a mettersi in mezzo ai miei piedi e che si lascia prendere in mano senza fuggire, sotto lo sguardo "consensiente" delle tre gatte che (dal tipo di rapporto che ha) penso che la madre sia proprio Dina nonostante questo assomigli più a Gina.


ERRATA CORRIGEEEEE!!!

Erano le ore 13,15 dello stesso giorno 28 giugno 2013 e mi trovavo a passare per caso dalla stessa zona...

Ok ok lo ammetto, diciamo che ci sono passato ANCHE per vedere che tutto fosse a posto e...

LI HO VISTIIIII!!!

Dal folto della siepe che li teneva nascosti, di gattini ne ho contati sicuramente 6 e forse ne ho intravisto un settimo!!!

Ma mentre il "gattino sorridente" (che ho pensato di battezzare Sunsirae - ovvero Sunrise in non so che lingua) è uscito subito fuori ed è venuto ad accoccolarsi ai miei piedi seguito dall'altro gattino dal manto completamente dorato (arancione), gli altri son rimasti ben nascosti all'interno della folta siepe.

Ma stavolta ho ben distinto il gattino che sembra una miniatura di Dina (quello arancione e bianco) e gli altri tre che assomigliano a Sunsirae anche se sono più grandicelli.

In definitiva il più piccolo di dimensioni fra tutti è Sunsirae, mentre gli altri sono (di poco) più grandicelli.
Ma le sorprese non finiscono qui.
Le tre gatte madri (Dina, Gina e Tina) hanno le mammelle piene di latte alla stessa maniera e quindi posto che i piccoli siano 6 in tutto (o forse 7) sono figli di tutte e tre le gatte che li allevano in tandem (supposizione corretta dunque?).

Più tardi conto di ritornarci ancora, verso l'imbrunire, armato di cinepresa e vediamo se riesco a riprenderli tutti.

Gli altri otto gatti adulti a cui badavo e che si trovano distanti alcune decine di metri da dove stanziano queste tre gatte e i loro piccoli, per ora dovranno accontentarsi delle mie visite fugaci con sversamento al solito posto dei "croccantini", che trovo regolarmente consumati nonostante le altre "anime pie" portino loro altri pasti ben più saporiti.


(*) Chiedo scusa se il filmato non rende giustizia di quello che stava realmente accadendo.
Era la prima volta che interagivo così col gattino e quando ho visto il suo "sorriso" e le sue moine (alcune delle quali si sentono nel filmato) mi son dedicato a lui avendo poca cura di ciò che stavo riprendendo. Né del resto è possibile affidare il compito di riprendere queste scene ad altre persone perché questi gatti randagi sebbene da anni conoscono anche le altre due "anime pie" che li curano, non tollerano la nostra presenza contemporanea ed infatti fuggono via ogni qualvolta per caso ci imbattiamo nello stesso luogo alla stessa ora.

lunedì 17 giugno 2013

Oggi parliamo di due cose, una simpatica, l'altra un po' meno.


Un paio di sere fa, un amico che abita in una villetta adiacente alla mia (lato nord-ovest, sul lato ovest c'è la Silvia) mi disse che aveva trovato una "gatta selvatica" di colore grigio con macchie scure che è un amore e che si è affezionata subito a lui.

Oltre ad altre indicazioni comportamentali non aggiunse altro, e visto che a suo tempo mi aveva chiesto di donargli la gattina grigia (Silver) e io gli avevo risposto che quando voleva era sua, non gli ho nemmeno ricordato quella promessa, anche perché a suo tempo avevamo fatto una sorta di patto fra gentiluomini:
I gatti sono liberi di scorrazzare nei nostri giardini e li avremmo considerati tutti come se fossero figli nostri.

Ieri sera il primo sospetto.
Al momento di spegnere le luci e di "chiudere" i gatti in garage (Gigetta e i due piccoli) non si trova Gigetta.
Dopo una lunga ricerca e dopo ripetuti richiami finalmente si fa vedere e... la vedo nel giardino del vicino (al di là della rete di recinzione) e solo dopo ripetuti richiami si decide di passare da questa parte (attraverso uno dei "passaggi" che a suo tempo avevo praticato sulla rete) e a malincuore accetta di entrare e di dormire qui, in questo studiolo dove ha già partorito la prima volta e dove ho preparato le nicchie per accogliere i piccoli.
Se i miei calcoli sono giusti oggi dovrebbe essere il 63esimo giorno dall'accoppiamento con Nerino e quindi ogni ora potrebbe essere quella giusta.

E invece?
Gironzolava in lungo e in largo e "perdeva tempo" al di là della recinzione e (addirittura) notai che tentava di intrufolarsi attraverso una "fessura" della porta scorrevole dello studio del mio amico che aveva lasciato socchiusa di qualche centimetro.
Ma non era sufficiente a farla passare e quindi alla fine decise di passare da questa parte.

Stamattina, quando ho aperto il balcone ho capito.
Il tempo di stiracchiarsi e di bere alla ciotola e zac la vedo passare dall'altra parte nel giardino del mio vicino e andarsi a sdraiare sotto la frescura di un albero all'interno di una aiuola.
E allora ho capito!
 La "gatta selvatica" che il mio amico ha trovato e a cui s'è affezionato altro non è che Gigetta!!!

Ahahahahahahah

Tra l'altro... e avrei dovuto capirlo prima... Gigetta è gelosissima del suo territorio e a parte Nerino e i suoi piccoli non permette a nessun altro gatto (maschio o femmina che sia) di rimanerci.
Ricordarsi di Dina... poverina, che, cacciata da Gigetta e finita sotto un'auto stava per rimetterci la vita insieme ai piccoli che aveva dentro il pancino.


L'altra cosa un po' brutta riguarda la notizia pubblicata su un sito di cosiddetti "cacciatori" che mentre da un lato annunciavano il nuovo calendario venatorio dall'altro lamentavano una serie di idiozie che a loro modo di vedere la legge non garantisce loro.
Resistendo alla sensazione di "rigetto" ho letto qualche "commento di cacciatori" e uno di questi si spingeva fino a dare lezioni di economia parlando di "turismo venatorio che produce ricchezza..."

Perdonate ma non ce l'ho fatta a resistere e ho risposto in questo modo:
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Turismo venatorio che produce ricchezza?
Ma smettetela di raccontare frottole!
ASSASSINI!!!
E pure vigliacchi.
Vorrei vedere se aveste tanta voglia di cacciare se anche gli animali fossero armati di doppietta.
Questo sarebbe vero sport! Combattuto ad armi pari. Per il resto siete solo DEI VIGLIACCHI!!!
Venite a sparare a me se ne avete il coraggio!

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Visto che l'immancabile battuta dei cacciatori a chi dice di detestare la caccia è:
"Ma tu la carne non te la mangi?"

Vorrei completare il mio concetto in maniera esaustiva:

1) Uccidere altri essere viventi inermi è DA VIGLIACCHI!!!
2) Tollero solo l'uccisione di altri esseri a una sola condizione: PER LEGITTIMA DIFESA!!!
3) Nella legittima difesa, per estensione estrema e ultima, ci metto (al massimo) anche la difesa contro il MORIR DI FAME(*).

In tutti gli altri casi, uccidere esseri inermi è
DA VIGLIACCHI!!!
E LO CONFERMO: VILI!!!!


(*) I cosiddetti "cacciatori" cacciano per sport, non certo per nutrirsi. E non inventate BALLE tanto per giustificarvi. VILI SIETE E VILI RIMANETE!!!


sabato 15 giugno 2013

Ricapitoliamo: Gigetta è di nuovo incinta.


Devo informarmi se funzionano gli anticoncezionali e (soprattutto) se non sono pericolosi.
Oppure... sperare che avvenga presto ciò che è già nell'aria... ovvero che i due (ex) piccoli di Gigetta prendano il largo e si associno ai randagi che vivono a poche centinaia di metri da me.
Sentono infatti già forte il richiamo "della foresta" e li vedo spesso appollaiati sul ciglio del muro di cinta oltre l'inferriata a "osservare" verso la zona impervia da dove giungono miagolii e (spesso) anche rumori di zuffe feline.
Gigetta dal canto suo ormai li tiene alla larga da diversi giorni o (come si dice da noi) li ha "smammati".

Credo di aver anche capito il motivo, soprattutto l'altro ieri quando, durante una finta lotta fra i due dopo un salto felino a ben oltre un metro d'altezza precipitarono al suolo a pochi centimetri dalla pancia di Gigetta che se ne stava sdraiata a pancia in aria e conscia del pericolo appena scampato li aggredì furiosamente entrambi per farli allontanare da sé.

Oggi sono stati separati praticamente per tutto il giorno. Gigetta sdraiata solitaria nel retro del giardino al primo piano mentre i "piccoli" (si fa per dire) a giocare sotto nel giardino a piano terra o dentro il garage.

Poco fa (erano le 13,50) sono andato a portar da mangiare a quelli randagi nella zona che dalla Villa Comunale declivia verso casa mia.
Stavolta ad accogliermi ne ho trovati 8 (assenti Gigiotto e Tanus) ma erano presenti:

1) Dina (da bionDina) che ormai fa salti di gioia e mi viene festante incontro ogni volta che mi vede).
Ha partorito una ventina di giorni fa e presto dovrei vedere spuntare anche i suoi piccoli.
Ad un operaio del comune (Francescano del terzo ordine... proprio così, è un mio carissimo amico ed è davvero un Francescano) che avevo trovato intento a tagliare le erbacce all'interno delle siepi ho detto di Dina e dei piccoli e di stare dunque attento ai piccoli.
Per tutta risposta mi ha detto che siccome aveva anche altre zone dove far pulizia in altre parti del paese sarebbe tornato qui fra qualche settimana... per non disturbare mamma e piccoli e che mi avrebbe avvertito.
Grazie Francesco!!!

2) Gina (appena battezzata così) perché è dolcissima e ogni volta che mi vede si parte dalla Silvia (da dove la vedo spuntare di corsa e dove ha partorito anche lei da poco), attraversa la strada e viene a raggiungermi festante nella stradina del declivio dove porto loro da mangiare. Anche Gina si struscia sulle mie gambe e si lascia accarezzare da me.

3) Biondina Bruttina (quella maculata tra bianco biondo e marrone scuro con qualche macchia nera che le si staglia persino sul viso come se glielo tagliasse in due)...
Da brutTina... quasi quasi... ma sì... battezziamola pure Tina:

4) La "mamma" di Dina che però... sigh... ho scoperto appena qualche giorno fa che non è una femmina, nonostante assomigli a Dina come una goccia d'acqua, bensì è un maschietto. Anche lui oggi ha fatto il miracolo e non solo ha cominciato a mangiare mentre completavo la distribuzione del cibo, ma addirittura ha accettato, per la prima volta una mia carezza. Questo gatto non ha ancora un nome... e quasi quasi... ma sì... chiamiamolo pure Papino.

5) Un gattino di 6 mesi circa tutto nero, completamente nero, ma che certamente non è figlio di Nerino perché ha dei vistosi ciuffi alle orecchie che sembrano quelli di una lince. Molto diffidente, solo da qualche giorno si "azzarda" a iniziare a mangiare appena mi allontano di un metro circa.
Fino all'altro ieri si affacciava soltanto dopo che io mi allontanavo di diverse decine di metri.

6)
7)
8)
Sono tre gatti che non ho ancora ben inquadrati... salvo una che (anch'essa incinta... ma che cazzo sta combinando Nerino, visto che è lui il dominante della zona?) è molto aggressiva e "soffia" agli altri gatti ma del resto lo fece anche a me quando mi vide per la prima volta diversi mesi fa.

Per farla breve su 8+2 = 10 gatti, ben 5 (la metà) si lasciano già accarezzare da me mentre per gli altri 5 dovrò pazientare ancora qualche tempo...
Togliendo naturalmente i 4 che "vivono" con me e che mi considerano il loro parco giochi, siamo dunque ad un totale di 9 (affezionatissimi) su 14 comunque affettuosi.




martedì 11 giugno 2013

Quando gli umani sarebbero da "damnatio ad bestias"


Senza parole:

Quando un giocatore maltratta così un cane in campo... può bastare la sola espulsione?



venerdì 7 giugno 2013

Le volpi fanno strage dei gatti?


E poi dicono che le volpi fanno strage di gatti...

Forse dei piccoli...

In ogni caso:

L'UNIONE FA LA FORZA!!!