LdV

Chi non riesce a vedere l'infinito negli occhi di un piccolo animale sperduto ed indifeso non riuscirà a vederlo mai in nessun'altra cosa. (L. Da Vinci)

MADRE TERESA DI CALCUTTA: GLI ANIMALI AVVICINANO A DIO
Perché amare gli animali? Perché ti danno tutto senza chiedere niente. Perché contro il potere dell'uomo con le armi sono indifesi. Perché sono eterni bambini, perché non sanno cosa è l'odio né la guerra. Perché non conoscono il denaro e si consolano solamente con un posto dove rifugiarsi dal freddo. Perché si fanno capire senza proferire parola, perché il loro sguardo è puro come la loro anima. Perché non conoscono l'invidia né il rancore, perché il perdono è ancora naturale in loro. Perché sanno amare con lealtà e fedeltà. Perché vivono senza avere una lussuosa dimora. Perché non comprano l'amore, semplicemente lo aspettano e perché sono nostri compagni, eterni amici che niente potrà separare. Perché sono vivi. Per questo e altre mille cose meritano il nostro amore. Se impariamo ad amarli come meritano saremo molto vicini a Dio.
Madre Teresa di Calcutta.

mercoledì 24 aprile 2013

Una storia vera. L'amore degli animali verso di noi.


Riporto qui un articolo apparso sul Corriere.it a dicembre dell'anno scorso e che mi ha colpito profondamente:

(dal Corriere.it)

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/28-dicembre-2012/gatto-visita-tomba-padrone-ogni-giorno-un-piccolo-dono-2113334883026.shtml

Gatto visita tomba del padrone,
ogni giorno con un piccolo dono

Porta foglie, stecchi e rametti, bicchieri di plastica o fazzoletti di carta: incredibile se non ci fossero così tanti testimoni

MONTAGNANA (Pistoia) — Da quando è morto il suo padrone, poco più di un anno fa, Toldo, gatto bianco e grigio di tre anni, ogni giorno si reca sulla sua tomba. Porta con sé foglie, stecchi e rametti, bicchieri di plastica o fazzoletti di carta e li lascia, come piccoli doni, sulla lapide di Renzo Iozzelli, morto il 22 settembre del 2011, a 71 anni. Renzo era molto legato a Toldo, lo aveva preso in una colonia felina quando aveva tre mesi.
Se non ci fossero tanti testimoni che quotidianamente notano il felino aggirarsi tra le tombe, spesso seduto sulla lapide di Renzo, parrebbe una storia uscita dall’immaginazione di Walt Disney. Invece è tutto vero. Lo racconta la vedova di Iozzelli, la signora Ada, e lo confermano in molti fra quelli che notano da mesi questo gattino aggirarsi intorno al cimitero, più volte al giorno. «Anche oggi — ci racconta la signora Ada — sono andata al camposanto e Toldo mi è venuto dietro. Per strada una persona che conosco mi ha detto che stamani, di buon’ora, il gatto era già stato lì».
Quello di Toldo a Montagnana, piccolo paese in collina, poco fuori Pistoia, è davvero un caso singolare. Così particolare da attirare l’attenzione dei media. «Mi hanno telefonato per venire a fare delle riprese e intervistarmi per la trasmissione televisiva La vita in diretta — ci spiega Ada — ma ho detto che non me la sento». Tutto è iniziato il giorno stesso del funerale di Renzo Iozzelli: anche Toldo seguì il feretro fino al camposanto, ma la cosa non destò particolare stupore. Dal giorno successivo, però, ecco il primo segnale che stava accadendo qualcosa di insolito. «Andammo al cimitero con mia figlia e trovammo sulla tomba un rametto di acacia. Io pensai subito che fosse stato il gatto, ma mia figlia era convinta che lo dicessi solo per lo stato emotivo in cui mi trovavo in quei momenti». E non è tutto. La sera, fu il genero a recarsi al cimitero, e trovò Toldo proprio lì, a fare la «guardia» al suo padrone. «Da allora la storia è continuata. In paese lo sanno tutti. L’hanno visto tante persone — conferma la vedova — Non viene solo con me, va spessissimo da solo. Mah, non so che dire. Mio marito era molto affettuoso con lui. Renzo amava gli animali. È quasi come se Toldo volesse essergli riconoscente. È un gatto speciale, non si può che volergli bene».

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